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Final Cut Pro nel 2026: sogno creativo o occasione mancata?

Negli ultimi anni, Final Cut Pro sembra essersi fermato. Gli aggiornamenti sono rari, le innovazioni scarse. Il software ha perso quella spinta creativa che lo rendeva un riferimento per i professionisti. Eppure, le potenzialità ci sono tutte.
Se Apple decidesse di investire davvero, potremmo trovarci davanti a un ecosistema completo, fluido e integrato, appetibile per montatori, VFX artist, sound editor e colorist.

Questo articolo non è solo una lista di desideri. È una visione concreta di ciò che Final Cut Pro dovrebbe diventare nel 2026.

Final Cut Pro: il centro operativo

Apple ha introdotto la trascrizione automatica, utile per documentari e sottotitoli. Ma siamo lontani da strumenti come Descript o DaVinci Resolve, che permettono di editare dal testo, tradurre e formattare con facilità. Serve un salto di qualità: più lingue, più opzioni di formattazione, editing testuale integrato. Un sistema che permetta di passare dal parlato al montato con naturalezza.

iCloud come nuovo Frame.io

Chi lavora in remoto lo sa: Frame.io  è fondamentale. Ma Apple ha già i mezzi per creare un’alternativa nativa, basata su iCloud, con commenti in timeline, versioning automatico e sincronizzazione in tempo reale. 

Un sistema collaborativo integrato, pensato per chi monta a distanza ma vuole rimanere dentro l’ecosistema Apple.

Compatibilità con ARRIRAW, per favore

Final Cut Pro supporta ProRes RAW e Redcode RAW (tramite plugin), ma non ARRIRAW. Eppure, ARRI ha rilasciato il suo SDK e non si oppone all’integrazione. Color Finale Transcoder è un’ottima soluzione, anche per il Braw di Blackmagic che, per ovvi motivi, non viene sopportato nativamente, ma poter lavorare nativamente con sempre più codec professionali sarebbe un bel segnale da parte di Apple.

Color grading: serve un’evoluzione interna a Final Cut Pro

Non serve un nuovo software. Serve che Final Cut Pro integri strumenti avanzati per il color grading, capaci di competere con le soluzioni esterne. Servono nuove color wheels (anche HDR), supporto ad ACES, trasformazioni flessibili e AI per il bilanciamento. Sarebbero passi fondamentali. Questi strumenti non devono sostituire i plugin di terze parti, ma offrire una base solida e professionale per chi vuole lavorare direttamente dentro Final Cut, senza dover uscire dal suo ecosistema.

Maggiore integrazione con iPad

Final Cut Pro per iPad è stata una bella novità, ma ancora troppo isolata. Sarebbe davvero interessante poter iniziare un progetto su iPad e continuarlo su MacBook Pro (o Mac mini/Studio) grazie a iCloud, come già succede con Pages o GarageBand? Un flusso continuo, senza interruzioni, che permetta di lavorare ovunque con la stessa fluidità.

Logic Pro: più vicino al mondo del sound design

Logic Pro è da sempre il regno dei producer musicali, ma potrebbe diventare anche uno strumento di riferimento per i sound editor. Con l’introduzione di routing audio più avanzato, supporto per ambisonics e spatial audio, plugin dedicati al sound design filmico, e librerie per foley e ambienti, Logic potrebbe aprirsi a una nuova fascia di utenti. 

Parallelamente, Final Cut Pro dovrebbe offrire strumenti snelli per un mix audio veloce, pensati per contenuti meno impegnativi come IG Stories, TikTok o branded content. Non tutti i progetti richiedono una post audio da studio, ma tutti meritano una resa sonora curata e Apple ha le risorse per rendere questo processo accessibile e integrato.

Motion: da plugin engine a piattaforma VFX

Mi piace tantissimo Motion, è uno strumento potente, ma spesso sottovalutato. La sua gestione 3D è solida, la modalità a livelli funziona bene, e la creazione di plugin per Final Cut Pro è uno dei suoi punti di forza. Il passo successivo? Renderlo appetibile anche per VFX artist e motion designer, portandolo a competere con software come Houdini (in ambito VFX), senza perdere la sua leggerezza. 

Con un’espansione delle capacità di simulazione, gestione particellare, e strumenti AI per animazioni procedurali, Motion potrebbe diventare un vero e proprio laboratorio creativo per chi lavora tra grafica, effetti e interfacce visive, non deve diventare After Effects, deve diventare Motion al suo massimo potenziale.

Apple Music: licenze musicali e voice-over integrati in Final Cut Pro

La musica è una delle scelte più delicate nel montaggio. Non basta trovare il brano giusto: serve capire se è utilizzabile, dove, come e con quale licenza.Sarebbe interessante avere a disposizione un’estensione nativa di Apple Music dentro Final Cut Pro. Una finestra dedicata per cercare, ascoltare e acquistare tracce musicali in base alla destinazione d’uso: YouTube, broadcast, streaming, cinema.

Ogni brano mostrerebbe:

• tipo di licenza disponibile
• costo
• restrizioni territoriali
• compatibilità con il progetto

Tutto integrato nel pannello di editing. Nessun bisogno di uscire dall’app o usare piattaforme esterne.

Preview Protette. Prima dell’acquisto, le tracce sarebbero disponibili solo in versione “watermarked”. Il watermark audio sarebbe discreto ma riconoscibile. In alternativa, si potrebbe usare un sistema di playback criptato per impedire l’estrazione.

Così puoi montare e testare il tuo progetto senza rischi. E acquistare la traccia solo quando sei sicuro della scelta.

Voice Over professionali. Final Cut potrebbe includere un marketplace interno per voci professionali. Potresti scegliere tra:

• preview
• stili narrativi
• lingue
• accenti

Anche qui, le voci sarebbero disponibili in versione demo protetta. Il watermark vocale o le limitazioni d’uso resterebbero attive fino all’acquisto della licenza.

Licenza royalty-based. Una volta selezionata la voce, potresti acquistare l’uso tramite licenza royalty-based. Ogni volta che la voce viene utilizzata, l’artista riceve una quota. Non un pagamento una tantum, ma un sistema equo e sostenibile.

Clonazione vocale multilingua. In alternativa, potresti clonare la tua voce e tradurla automaticamente in altre lingue. Il sistema manterrebbe tono, ritmo e intenzione. Un po’ come avviene su piattaforme come ElevenLabs.

Pitch per Apple TV+ tramite compressor

Sarebbe davvero interessante poter esportare un progetto da Final Cut Pro attraverso un preset dedicato in Compressor che potrebbe ottimizzare i file secondo gli standard tecnici richiesti da Apple TV+ e con la possibilità di proporlo direttamente ad Apple TV+ attraverso una piattaforma pensata per filmmaker, registi e produttori indipendenti, dove presentare pilot, cortometraggi o lungometraggi in modo strutturato e professionale, mentre un profilo professionale, chiamiamolo Apple Studio Profile, potrebbe offrire dashboard, analytics, e strumenti editoriali per monitorare lo stato delle proposte. 

Non esiste ancora, ma sarebbe perfettamente coerente con la strategia Apple: basti pensare a App Store Connect per gli sviluppatori, Apple Music for Artists per i musicisti, e Apple Podcasts Submissions per i podcaster.

Un portale simile per il mondo audiovisivo non solo democratizzerebbe l’accesso alla distribuzione, ma potrebbe anche sbloccare una nuova generazione di contenuti originali, oggi bloccati da barriere editoriali e da una filiera che spesso premia solo chi ha già accesso, diventando ponte diretto tra creatività e distribuzione, dove Final Cut non è solo uno strumento di montaggio, ma una porta d’accesso all’industria.

Conclusione: il futuro non si aspetta, si costruisce

Final Cut Pro ha ancora il potenziale per essere il cuore pulsante di una pipeline creativa moderna, fluida e integrata.

Lo dico da fruitore, poiché lo uso quotidianamente per i miei lavori. Ma serve coraggio. Serve ascolto. Serve quella scintilla che ha reso Apple il punto di riferimento per chi crea.

Nel 2026 non basterà più aggiornare un codec o aggiungere un filtro. I creativi chiedono strumenti che parlino la loro lingua, che anticipino i loro bisogni, che li aiutino a raccontare storie con più libertà e meno frizioni.

Apple ha già tutto: tecnologia, ecosistema, community. Ora deve scegliere: guidare l’innovazione o restare spettatrice.

Perché il futuro della post-produzione non si scrive con patch e plugin. Si scrive con visione.